Con il nome comune di volpe vengono indicate 24 specie di mammiferi onnivori appartenenti alla famiglia dei Canidi, diffusi in America, Europa, Asia e Africa, dalla tundra artica al centro delle città. Il più vasto dei generi di volpe, Vulpes, è anche il genere di Canidi con la più ampia distribuzione e uno dei suoi membri, la volpe rossa, è il più diffuso e con ogni probabilità il più adattabile carnivoro. Volpe deriva dal latino vulpēs.. Le volpi sono piccoli Canidi con il muso appuntito, cranio leggero e piuttosto appiattito, orecchie larghe e coda molto pelosa. La loro taglia varia da una lunghezza totale del corpo di 60–80 cm, la lunghezza della coda è di circa 25 cm e un peso di 0,7-1,6 kg nel fennec, ad una lunghezza totale del corpo di 72–100 cm, una lunghezza della coda di 25–35 cm e un peso di 9 kg nella volpe dalle orecchie corte. Tutte le specie mostrano una grande adattabilità rispetto al cibo, e usano tecniche di caccia che possono variare dall’appostamento furtivo fino all’attacco improvviso. Tranne l’otocione che si nutre di termiti, non esistono grandi differenze nella dieta delle varie specie, tranne quelle costituite dal tipo di prede a disposizione in natura. Le volpi polari si nutrono di uccelli marini, pernici bianche, invertebrati marini, frutti e bacche e delle carcasseche trovano nelle loro metodiche esplorazioni delle spiagge. Le puntate sulle spiagge coincidono con la bassa marea, che lascia allo scoperto cibo fresco. Anche le volpi rosse hanno una dieta altrettanto varia che consiste di piccoli ungulati, conigli, lepri, roditori e uccelli, ma anche di invertebrati come scarafaggi, cavallette e lombrichi. Tutte le vere volpi catturano i roditori saltando a un metro da terra e ricadendo in picchiata sulla preda con le zampe anteriori, e ciò con ogni probabilità per neutralizzare il balzo verticale con cui alcuni ratti cercano di sfuggire ai predatori. Le volpi rosse catturano i lombrichi che abbandonano le loro gallerie nelle notti calde e umide, e per far ciò camminano lentamente avanti e indietro cercando di captare il rumore prodotto dalle setole dei lombrichi contro l’erba. Una volta localizzato il verme, la volpe lo punta prima di afferrarlo: i vermi ancora parzialmente ancorati alla galleria non vengono rotti, ma sono tesi e tirati con delicatezza dopo una pausa momentanea, una tecnica che le volpi condividono con i pescatori in cerca di esche.