Famiglia: ANACARDIACEE

Nome botanico: PITASCIA LENISCUS

Nome comune: LENTISCO

Descrizione: Piccolo albero, alto sino a 5 (6) m, spesso arbusto, cespuglioso, molto ramoso e folto, di forma arrotondata;

Corteccia:  Corteccia bruna e squamosa; ramuli glabri di colore bruno rossastro.

Foglie: sempreverdi alterne, composte, con piccolo alato, paripennate, con 2-5 (6) coppie di foglioline oblungo-lanceolate (2-3, 5 cm), integre ai margini, ottuse o brevemente mucronate all’apice, di colore verde-chiaro e lucide di sopra, più pallide e opache di sotto, glabre, con forte odore resinoso. Le foglie hanno proprietà tannanti; dai fusti si estrae una resina che sgorga in gocce dalle ferite corticali e che fornisce il mastice di Chio, usato come masticatorio e per vernici industriali.

Fiori: dioici, in brevi e densi racemi ascellari, di coloro rosso-oscuro; stami a 5 con antere rosse; carpello con 3 stili ;

Frutto: è una drupa globoso-compressa (5 mm di diametro), apicolata, rosso-oscura o quasi nera a maturità. Fiorisce da marzo a giugno;

Usi: il legno con alburno giallo e durame rossiccio e nenato, è duro con anelli poco distanti, ma trova scarso impiego per le sue modeste dimensioni; talora se ne fanno piccoli lavori di torinio. Legno duro, pesante, ottimo per legna da ardere e per costruzioni di strutture soggette a forte sollecitazione. La corteccia è usata per la concia del cuoio e in tintoria. La ghianda costituisce un ottimo alimento per gli animali.

Distribuzione: il lentisco è specie mediterranea a larga distribuzione, dalle Isole canarie all’Asia minore, ed è elemento caratteristico della macchia mediterranea e predilige i terreni silicei. .

Lo sapevate che………..

Il lentisco si presta per essere impiegato come componente di giardini mediterranei e giardini rocciosi. Poiché resiste bene alle potature drastiche è adatto anche per la costituzione di siepi geometriche, dal momento che la ramificazione fitta, la vegetazione densa e le ridotte dimensioni delle foglioline si prestano a questo scopo.